27 aprile 2020  |  Graziano Giacani

direct mailing: l’esperienza di marca da vivere

Tra tutti gli strumenti di comunicazione che ci sono, ce n’è uno molto meno noto di quelli digital dell’ultim’ora che, se progettato bene, riesce a essere altamente performante. Soprattutto per quelle aziende, in gran parte B2B, che con i loro prodotti o servizi non si rivolgono alle masse, ma a poche persone selezionate che svolgono ruoli decisionali importanti, come la selezione fornitori. Stiamo parlando del direct mailing vecchio stile: quello che utilizza francobollo e busta e viene spedito direttamente all’azienda che desideriamo avere come cliente.

Come si può facilmente immaginare, pensare alla realizzazione di qualcosa di reale e concreto da spedire comporta un investimento di tempo e denaro maggiore rispetto alla velocissima newsletter. Proprio per questo essere fuori dagli schemi standard, tuttavia, può riuscire a non finire immediatamente nel rumore delle centinaia di email che chi svolge un ruolo di responsabilità può ricevere ogni giorno.
I gesti che ci possono sembrare obsoleti ai tempi del digital – come preparare un pacco, firmare una lettera di presentazione cartacea, scrivere l’indirizzo e spedire il tutto – diventano, infatti, fondamentali per trasmettere al destinatario uno dei valori richiesti dal cliente: la cura e la passione verso di lui. Ovviamente questo non basta. Mandare una lettera può non essere sufficiente a non finire, anche questa volta, nel silenzioso fragore delle tante lettere pubblicitarie e a non oltrepassare la segreteria dell’azienda.

L’obiettivo finale – ovvero fissare un appuntamento con il responsabile acquisti – può essere raggiunto se riusciremo a far vivere i nostri valori differenzianti attraverso il contenuto che spediremo. Non si tratta, ovviamente, di frasi fatte o di stereotipi. La sfida è di sintetizzarli in un oggetto, in un gesto, in una piccola esperienza che ci permetterà di entrare in confidenza con il “nostro uomo”. Un passettino importante per agevolare il primo incontro.

Da qui parte il processo creativo che sarà sviluppato intorno alla persona e al suo modo di essere. Puntando anche al suo possibile stato d’animo: in una giornata piena di problemi da risolvere, un semplice sorriso, o una piccola distrazione in quanto inaspettati, possono essere quegli elementi che ci potrebbero premiare. In questo articolo abbiamo inserito alcuni di quelli che abbiamo sviluppato recentemente per i nostri clienti, esempi di come con un oggetto o un gesto, possono essere la sintesi della promessa che vogliamo trasmettere.

Essere una marca significa far vivere le giuste emozioni alle persone che desideriamo raggiungere. Il direct mailing è uno strumento che fa esattamente questo: far vivere i nostri valori differenzianti direttamente alla persona che vorremmo come cliente.

Case Study

Direct mailing Digitall

Obiettivo dell’azienda che opera nel settore della stampa digitale, era quello di distinguersi dai propri competitor verso le aree marketing di aziende selezionate e agenzie di comunicazione. L’alternativa all’invio del solito campionario è stata esaltare le caratteristiche dei tanti supporti stampabili dall’azienda, è così che ogni materiale si è trasformato nell’animale che più lo rappresentava. Si è passati da un invio unico del campionario ad un appuntamento fisso bimensile in modo da ricevere tutta la collezione. 

Case Study

Direct Cerioni Infissi

Cosa garantisce ad un ingegnere la realizzazione a regola d’arte del suo progetto? Il perfetto incastro di competenze che durante il cantiere Cerioni infissi può garantire sulla costruzione e istallazione di tutti gli infissi. La creatività del direct mailing si è basata sul far vivere un’esperienza ludica della perfetta combinazione di elementi, attraverso un gioco rigorosamente in legno per far toccare con mano una delle eccellenze dell’azienda.