Case study · SANTOPECCATORE

Il Contrasto che genera identità


  • ELEMENTI
  • Due imprenditori pugliesi condividono una visione: creare insieme un progetto capace di valorizzare l’arte e la cultura della loro terra. L’obiettivo è dare vita a un nuovo brand autentico, capace di far vivere l’esperienza della cultura rurale pugliese, ricca di contrasti, aneddoti e gesti millenari, in contesti internazionali. Il tutto attraverso un’offerta artistica immersiva e distintiva. La Puglia si rivela un territorio strategico, già oggetto di interesse turistico e culturale, ma ancora ricco di potenzialità inespresse nel posizionamento artistico e identitario.
  • FUSIONE
  • La strategia del progetto si fonda sulla creazione di ceramiche artistiche di altissima qualità artigianale, frutto di una sapiente contaminazione tra tradizione locale e visione contemporanea. Ogni pezzo nasce dall’incontro tra la cultura della Puglia rurale e l’estetica di artisti e designer di fama internazionale, chiamati a reinterpretare i simboli e le forme della terra pugliese con uno sguardo nuovo. L’obiettivo è posizionare il brand nel mondo dell’arte e del design di fascia alta, proponendo collezioni esclusive destinate a gallerie d’arte contemporanea, boutique esclusive e concept store internazionali, interior designer e collezionisti alla ricerca di oggetti unici. Ogni ceramica è pensata come opera d’arte e oggetto narrativo, capace di suscitare emozione, raccontare storie e incarnare l’identità profonda del territorio.
  • FORMA
  • La direzione verbale e visiva del brand prende vita da un potente archetipo culturale: il contrasto. È il contrasto che ha forgiato la Puglia nei secoli — tra la pietra e il mare, tra la spiritualità e la sensualità, tra sacro e profano. Simboli potenti come Castel del Monte, solitario e geometrico nel cuore della campagna, incarnano questo dualismo che genera bellezza e unicità. Il tono di voce si ispira a quello imponente del sacerdote nel tempio, unito a quello diretto dei detti popolari. La visual identity si forma da richiami arcaici e dal contrasto più forte: quello tra bianco e nero, tra pieno e vuoto, per costruire un impatto sintetico e ipnotico.
Il contrasto
tra Sacro e Profano

Tra la polvere della Murgia e la salsedine del mare. Tra ruralità antica e arte contemporanea.

L’identità di Santo Peccatore nasce e si nutre del contrasto. Il contrasto di una storia che non conosce fine, che vive di opposti.

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Il naming prende forma dal contrasto per eccellenza della cultura rurale italiana, quella tra la santificazione e la “peccaminazione” con un tono di voce richiama l’imponenzadel sacerdote nel tempio, unita alla schiettezza dei detti popolari.
 
La visual identity attinge a suggestioni arcaiche e a contrasti netti, come quello tra bianco e nero, tra pieno e vuoto, per creare un impatto sintetico e ipnotico.

▲  I moduli base che generano la texture

Font tipografico  ▲

Tra santità e peccato, la marca è come un paese pugliese, dove le opere sono le storie vive dei personaggi che lo abitano.

BIANCO
ANGELO

NERO
LUCIFERO

GIALLO
AUREO

VERDE
SECOLARE

BLU
RISACCA

▲  Sistema di infografica e vocabolario delle cromie

FASI DI SVILUPPO DEL PROGETTO