18 marzo 2013  |  Graziano Giacani

cosa vedi, un balcone o un simbolo?

L’ultima volta che ho guardato un balcone vuoto per più di 10 minuti, senza che accadesse nulla, ero in una fermata d’autobus all’uscita di scuola. La stanchezza e lo sconforto dell’aspettare il pullman in ritardo mi aveva portato a fissare la prima cosa che mi era capitata davanti. Mercoledì sera, invece, l’ho fatto volutamente, rinunciando a mille altre cose che potevo fare. Merito di uno dei più grandi comunicatori di tutti i tempi che ha trasformato quel balcone in un simbolo, carico di significati e di aspettative. La Chiesa, al centro di uno dei rituali più antichi e scenografici del mondo, ha posto quel balcone come simbolo dell’annunciazione e presentazione del nuovo Papa.

Il valore simbolico è un fattore estremamente importante per la comunicazione. Luoghi, oggetti, fiori, colori, gesta, qualsiasi cosa può avere dei profondi valori simbolici per un bisogno universale dell’uomo di rappresentare valori intangibili con qualcosa di tangibile. Qualsiasi strategia di comunicazione deve tener conto di questi valori già esistenti nella società in cui andrà a comunicare,  una rosa bianca non sarà percepita come simbolo di purezza per alcune comunità asiatiche o una semplice combinazione di colori non comunicherà la stessa cosa per gli appassionati sportivi dove tutti i valori  della squadra a cui tengono sono rappresentati dalla maglia (non ho mai conosciuto un interista che abbia l’auto con gli interni rosso e neri).

È un aspetto importante che deve tenere in considerazione anche gli eventuali cambiamenti di percezione che possono completamente stravolgere il significato di un simbolo. Pensate alle Torri Gemelle, simbolo di progresso fino al 11 Settembre 2001 quando un evento catastrofico lo ha trasformato nel simbolo della lotta al terrorismo. Capita a volte che una bellissima pubblicità o un marchio abbiano delle difficoltà, perché  non hanno tenuto conto dell’effettivo valore simbolico di una determinata scelta grafica o visiva.

Articolo di repertorio pubblicato dal precedente blog granodesign.it